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Una stretta per Schengen

Lettera a Berlusconi e Sarkozy: il ripristino temporaneo” in base a criteri ”chiaramenti definiti” delle frontiere interne tra i Paesi Ue che aderiscono all’accordo di Schengen ”e’ una delle opzioni possibili” per rafforzare la gestione dell’accordo per l’abolizione delle frontiere interne all’Ue. La Commissione ”presentera’ prossimamente proposte in questo senso”.
Curioso diffondere una lettera del presidente della Commissione a Francia e Italia nel giorno del primo maggio, domenica, con JPII beato e il concerto a San Giovanni, senza giornali e con pochi giornalisti in giro. Le vie della comunicazione sono infinite.
Vabbè. Ecco cosa dice Barroso nella missiva con cui replica sul tema dell’immigrazione ricevuta dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al presidente francese Nicolas Sarkozy dopo il vertice bilaterale del 26 aprile scorso.
Come pubblicato sulla Stampa di carta ieri, il portoghese afferma che Il ”ripristino temporaneo” in base a criteri ”chiaramenti definiti” delle frontiere interne tra i Paesi Ue che aderiscono all’accordo di Schengen ”e’ una delle opzioni possibili” per rafforzare la gestione dell’accordo per l’abolizione delle frontiere interne all’Ue: la Commissione ”presentera’ prossimamente proposte in questo senso”.
”Sono convinto – scrive Barroso a Italia e Francia – che condividiamo gli stessi obiettivi”. In particolare, arrivare a una gestione ”piu’ coordinata, rafforzata, piu’ solidale e, soprattutto, piu’ comune” della politica migratoria a livello Ue. Questo, osserva ancora il presidente della Commissione, senza pero’ cedere a una visione ”troppo incentrata sulla sicurezza” ne’ a una visione ”troppo lassista” della politica dell’immigrazione, ma puntando a un approccio ”equilibrato”.
Nel ricordare che mercoledi’ prossimo Bruxelles ”prevede di adottare” una comunicazione con ”serie proposte” per fare fronte alla situazione attuale e rafforzare la politica dell’Ue in materia di immigrazione, Barroso sottolinea che tali proposte ”costituiranno la base di discussione” per il prossimo Consiglio europeo di giugno.
La Commissione ritiene in particolare che ”solo” un partenariato rafforzato con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo permettera’ di trovare una soluzione ”durevole” all’attuale pressione migratoria. Cio’ comportera’ da un lato l’assistenza Ue alla ricostruzione di queste economie e la riammissione degli immigrati irregolari e dall’altro un chiaro impegno di questi Paesi ad assumersi le loro responsabilita’ sul fronte dell’immigrazione clandestina.
Ma il numero uno dell’esecutivo Ue lancia anche un duplice appello a tutti i Paesi Ue per attivare altri importanti strumenti che possono dare concretezza al principio della solidarieta’ europea. In primo luogo l’aumento della capacita di azione e delle competenze di Frontex. Bruxelles ritiene che l’agenzia per i controllo delle frontiere Ue debba disporre di ”risorse supplementari” con l”’indispensabile” contributo, in termini di mezzi, degli Stati membri.
Per questo, evidenzia Barroso, e’ ”assolutamente indispensabile” giungere a un accordo sulle proposte che sono gia’ sul tavolo dei 27 dal febbraio del 2010. Inoltre, e’ necessario per Bruxelles potenziare il sistema europeo di asilo, un potenziamento che costituisce, scrive ancora Barroso, ”insieme all’instaurazione di una solidarieta’ reale e concreta tra Stati membri, uno degli obiettivi che la Commissione ha ripetutamente esposto e difeso”. E per questo il presidente dell’esecutivo europeo chiede a Italia e Francia di sostenere le proposte di Bruxelles nel dibattito che si terra’ su questa materia ad un prossimo Consiglio dei ministri Ue, in porgramma pe ril 12 maggio.

Fonte: La Stampa del 1 maggio 2011

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