Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, o Nadef, il governo Draghi, oltre alle previsioni tendenziali per il triennio 2023-2025, ha indicato i dati pressoché definitivi del 2022.
Politica ed economia
Gli articoli di Politica ed economia pubblicati dai nostri soci sui giornali italiani
Cosa c’è “oltre” la versione europeista di Giorgia Meloni
di Bruno Costi Piuttosto che stupirsi sulla versione europeista di Giorgia Meloni, i tanti critici del sovranismo della destra italiana ora al governo potrebbero forse più utilmente chiedersi cosa c’è “sotto” o cosa si intravede “oltre”. Facciamo un passo indietro ...
Alla ricerca di una legislatura di pacificazione. Anche in Europa
on è il caso di consegnare alle ricerche e ai libri degli storici le analisi, e le polemiche, su fascismo-antifascismo e su comunismo-anticomunismo e di concentrarsi, invece, sui temi e problemi che più assillano gli italiani?
Non si può chiedere alle aziende di salvare il pianeta
La finanza deve dedicare ogni sforzo alla lotta contro il cambiamento climatico? Ci sono considerevoli ragioni per dubitarne
Prima del voto. Tenere la rotta economica. Per non farci altro male
Passato (ma non smaltito) l’atto di autolesionismo nazionale con cui M5s, Fi e Lega hanno liquidato il governo Draghi in un frangente delicatissimo della storia d’Italia e d’Europa, è già tempo di ragionare su che cosa si può fare in campo economico nell’"interregno" che ci separa dalle elezioni.
Il rischio stagflazione è reale, ma non sarà né profonda né duratura
Il rialzo dell’inflazione, che in Italia a maggio ha sfiorato il 7% su base annua, mai così alta dal 1986, registra picchi inattesi (dagli Usa all’intera Euroarea) alimentando molte previsioni di una prossima recessione, causata da sfiducia delle famiglie e revisione verso il basso dei piani di investimento delle imprese: il tristemente noto spettro della stagflation, combinazione perversa di inflazione persistente e (anche pesante) recessione.
BCE & SPREAD/ All’Italia non resta che prepararsi alle condizionalità
Al Consiglio della Banca centrale europea del 21 luglio prossimo si conosceranno i dettagli dello “strumento” che darà corpo allo “scudo” per evitare che Stati dell’unione monetaria, caratterizzati da un alto debito della Pubblica amministrazione, subiscano un aumento troppo rapido dello spread tale da mettere a repentaglio le proprie prospettive di crescita
Inflazione, materie prime, lavoro: spirale allarmante Sottovalutate le avvisaglie sulla “tempesta perfetta”
Draghi a settembre aveva espresso l'esigenza di vigilare sull'aumento dei prezzi e sulla difficoltà nelle forniture in alcuni settori.
Contro la stagflazione selezioniamo la spesa
Il Paese non è in recessione» ha spiegato Mario Draghi nell’ultima conferenza stampa. «Ma certamente», ha aggiunto «vi è un rallentamento della crescita». Un aumento del Prodotto interno lordo (Pil) pari al 4,7 per cento, atteso solo qualche mese fa, non è più ipotizzabile. Il governo si appresta, infatti, a correggere la previsione nel prossimo Documento di economia e finanza (Def).
Dietro Tangentopoli c’era pure lo stato imprenditore
Intenti a mandare in galera per finanziamento illecito dei partiti, neppure cercarono di capire il sistema che lo rendeva possibile, le aziende a partecipazioni statali e la lottizzazione. A smantellare la corruttela non furono le manette e le carcerazioni preventive, ma le privatizzazioni: non ricordo che fossero nel programma di Italia dei Valori. E ancor oggi non è infrequente trovare giustizialisti a braccetto con populisti e statalisti.