Il nuovo presidente dell’associazione dei costruttori d’auto europei Luca de Meo in una lettera alla UE (su questo giornale del 1 febbraio) denuncia il rischio che l’annunciato addio ai motori diesel e benzina entro il 2035, imposto dal Green Deal della Commissione europea, sia una forzatura tale da spiazzare quasi 13 milioni di posti di lavoro europei a fronte della prevista agguerrita concorrenza americana e cinese nel mercato mondiale dei veicoli elettrici: così “si rischia la deindustrializzazione”.
Europa-Usa politica industriale redux
Ci volevano la pandemia e la guerra in Ukraina per mettere in sordina, almeno temporaneamente, le ricette del classico liberismo, rilanciando in varie forme l’appello dei governi al di là e al di qua dell’oceano in cerca di rinnovata competitività delle imprese nazionali sui mercati globali.
Imprese e made in Italy: oltre al nome serve una nuova visione
Domanda: cambiare nome a questo Ministero serve a meglio definirne i compiti, ridisegnarne il rapporto con il resto della squadra di governo a vantaggio dell’efficienza complessiva del sistema, rilanciare la motivazione e la dedizione del personale, in una parola potenziare l’efficacia dell’azione di governo nella politica economica estera con particolare riguardo alla competitività internazionale del paese? E’ una delle non piccole sfide sul tavolo del neonato governo.
La meritocrazia aiuta (anche) a perpetuare le disuguaglianze
Il dibattito scatenato dalla nuova denominazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito invita a fissare tre paletti, aiutati dal titolo provocatorio del libro del filosofo americano Michael Sandel, docente di filosofia politica ad Harvard “La tirannia del merito. Perché viviamo in una società di vincitori e perdenti, Feltrinelli 2021, libro di cui si è discusso all’ultimo Festival dell’economia di Torino.
Non è il momento di allentare le sanzioni contro Mosca (anzi…)
Le ultime mosse di Putin (tra cui chiamata di 300.000 riservisti e minaccia di uso di armi nucleari tattiche) ripropongono in un clima politico sempre più teso la nota domanda: sono efficaci, e su quali tempi, le sanzioni dell’Occidente (Europa in particolare) contro la Russia, una potenza che dal 24 febbraio ha letteralmente invaso il vicino di casa col delirante obiettivo di “de-nazificare” la popolazione ukraina e annettere l’intero Donbass, invocando antiche appartenenze etniche e storiche?
Il rischio stagflazione è reale, ma non sarà né profonda né duratura
Il rialzo dell’inflazione, che in Italia a maggio ha sfiorato il 7% su base annua, mai così alta dal 1986, registra picchi inattesi (dagli Usa all’intera Euroarea) alimentando molte previsioni di una prossima recessione, causata da sfiducia delle famiglie e revisione verso il basso dei piani di investimento delle imprese: il tristemente noto spettro della stagflation, combinazione perversa di inflazione persistente e (anche pesante) recessione.
Somministrazione globale dei vaccini, il nodo cruciale di accordi e brevetti
Per combattere il Covid-19 e le sue prevedibili varianti nei prossimi anni, senza parlare del pericolo di altre insidiose future pandemie, non basta puntare all’immunità di gregge nei paesi ricchi con i vaccini oggi alla nostra portata (lo ricordava su queste pagine proprio ieri Mario Baldassarri).
Verso una nuova geopolitica Cina-Usa-Europa
L’uscita di scena di Trump e la lotta contro la pandemia stanno incidendo sullo scenario geopolitico entro cui si muovono Usa ed Europa nei confronti col gigante cinese.
Pandemia e slowbalization
Domanda: la pandemia, per sua definizione fenomeno globale, contribuirà a quella “de-globalizzazione” delle economie che alcuni temono o auspicano dopo la fase di “iperglobalizzazione”, che secondo diversi autorevoli studiosi (come Richard Baldwin e Dany Rodrik) si è verificata nel ventennio che va dalla metà degli anni ’80 alla Grande Recessione del 2007-08?
Circolo virtuoso per coinvolgere i capitali privati nel Recovery Plan
Superati gli scogli della crisi in corso, il governo ha poco più di tre mesi per predisporre e far approvare dal Parlamento il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) articolato per progetti specifici, modalità di realizzazione e tempistiche.