• sabato , 27 Luglio 2024

Le (mini)pensioni degli atipici. Due verità nascoste da svelare

La realtà nascosta dei nuovi poveri.Stiamo creando legioni di (futuri) pensionati poveri. E la previdenza integrativa è un fallimento.
Ci sono alcune verità che tra gli addetti ai lavori hanno ampia circolazione e costituiscono addirittura la base di discussioni e contraddittori nei convegni o nelle tavole rotonde. Quelle stesse verità alcune volte si ha paura o pudore di farle uscire dal perimetro delle élite,e raccontarle al grande pubblico. In qualche caso chi fa questa scelta agisce in perfetta buona fede, «per non creare allarmismo sociale» si giustifica Così facendo però la politica finisce per imitare il comportamento degli struzzi e viene meno ai suoi compiti. E allora proviamo a dirla una di queste verità: stiamo creando intere legioni di (futuri) pensionati poveri. I lavoratori parasubordinati e le partite Iva che oggi hanno tra i 35 e i 25 anni devolvono alla gestione separata dell’Inps circa il 27% dei loro introiti, ma alla fine andranno in pensione con un assegno che difficilmente permetterà loro di vivere degnamente. La causa di questa drammatica contraddizione risiede nel combinato disposto tra effetti del sistema contributivo, basso tasso di crescita del Pil e carriere lavorative irregolari e discontinue. Domanda: vogliamo instaurare per tempo un dialogo trasparente con questi lavoratori e spiegare nel dettaglio cosa sta accadendo coni loro accantonamenti pensionistici o preferiamo trasferire cinicamente la patata bollente a quanti governeranno domani? Va da sé che sarebbe meglio non mettere la testa sotto la sabbia e, caso mai, costruire per tempo coni diretti interessati una strategia alternativa Ma arrivati a questo punto bisogna dire la seconda verità: la previdenza integrativa — che pure potrebbe rappresentare un’opzione importante per tenere in equilibrio il sistema — finora in Italia si è rivelata un fallimento. Doveva essere il secondo pilastro del welfare, non lo è stato. L’adesione dei lavoratori-stabili è rimasta a livelli bassi (circa il 20%) e comunque non paragonabili con altri Paesi. Non si fidano. I parasubordinati e le partite Iva ovanii» si fiderebbero pure ma la previdenza complementare resta fuori dalla loro portata. Non hanno sufficiente reddito per pagarla L’unica chance è che nonni e padri, quelli che possono, siano loro ade-cidere di finanziare in anticipo le pensioni dei nipoti e figli e magari rovescino un vecchio rito delle cene in famiglia. E senza farsi vedere, la sera del 3oesimo compleanno dei rampolli, mettano sotto il piatto una bella polizza integrativa Un Paese così, secondo voi, va lontano?

Fonte: Corriere della Sera del 28 ottobre 2010

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