Nel 2020, in Germania il rapporto indebitamento della pubblica amministrazione e Prodotto interno lordo (Pil) si aggirerà tra il 6% e l’8%, a ragione della recessione causata dalla pandemia e di due manovre di bilancio anticicliche rispettivamente di 123 miliardi di euro in marzo e di 130 miliardi di euro all’inizio di giugno.
unione europea
Come collegare stabilità e crescita
Il problema centrale che va risolto in Europa è come collegare stabilità monetaria e finanziaria alla crescita reale e all’occupazione. Il risparmio europeo è piuttosto abbondante, ma in parte resta inutilizzato per l’esistenza di asimmetrie e instabilità presenti sul mercato finanziario europeo, che riducono anche l’efficacia della politica monetaria.
Italia, euro e Ue: per Savona è stato un processo alle intenzioni
Con questo articolo, Paolo Savona, socio del Club dell’Economia, commenta le vicende che hanno indotto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a respingere la designazione a Ministro dell’Economia dello stesso Savona, nel Governo a maggioranza maggioranza Lega – Movimento 5 Stelle ...
C’è il marchio del Gattopardo sul piano di riforma
Nella prossima riunione annuale di vertice, il Consiglio dei Capi di Stato e di Governo discuterà dei problemi dell’immigrazione, della Brexit e dei dazi americani
Basta un poco e il Fiscal compact va giù
Raggiunto l’accordo: non sarà inserito nei trattati europei, via giudicata ardua, ma emanato con una direttiva, probabilmente del tipo che non c’è bisogno di far passare dal Parlamento, ennesima prova che questa Europa non è riformabile e che si usa ogni scappatoia per restringere di spazi di democrazia.
Viva le stelle europee, ma stiamo attenti a non inciampare nei buchi neri.
Si mettano pure tante stelle europee sulle nostre bandiere. Ma facciamo attenzione a quanti vogliono far passare per stelle quelli che in realtà sono buchi neri: in cui finirebbero inghiottiti bandiere, noi e perfin l’Europa. Alcuni buchi neri sono in circolazione da tempo: uno si chiama Transfer Union. “Nicht in meinem Leben”, non succederà finché vivo, aveva detto la Merkel, e noi le auguriamo lunga vita. Non pensava all’AfD, che, se c’era, era fuori dal Bundestag; pensava alla CDU-CSU, che allora era un blocco senza crepe. Mutualizzazione dei debiti, eurobond, fondo di garanzia dei depositi sopra i 100.000 € prima che le nostre banche abbiano ridotto gli NPL e l’esposizione al rischio sovrano della Repubblica, manderebbero a pezzi il consenso che in Germania c’è ancora per l’Europa (e a casa il politico che lo proponesse). Senza contare che c’è un giudice a Karlsruhe.
Lettera aperta alla Cancelliera Merkel
Illustre Signora Merkel, nella speranza che le idee contino ancora e non sia solo il potere costituito a stabilire che cosa di debba fare nell’Unione Europea, mi permetto di commentare le sue ultime considerazioni su un commercio “libero e giusto” che lei si prefigge di stabilire riaprendo la trattativa TTIP per creare un’area di libero scambio tra le due sponde dell’Atlantico e contrastare le spinte protezionistiche degli Stati Uniti di Trump.
Il pericolo non e’ il mercantilismo, ma il riarmo di uno stato che non esiste dominato dai tedeschi
L’irritazione della Cancelliera Merkel per le accuse rivoltole dal Presidente Trump nel corso del G7 tenutosi a Taormina che la Germania danneggia gli Stati Uniti mantenendo un surplus elevato della loro bilancia estera corrente è la prosecuzione di un dibattito che, come hanno ricordato recentemente Giorgio La Malfa e Lord Skidelsky, prosegue irrisolto dalle negoziazioni tra Keynes e White prima dell’Accordo di Bretton Woods del 1944.
“Gli ‘elicotteri’, il QE e le scelte dell’Europa Federale”
Il Sole 24 Ore del 12 aprile 2016
Sorpresa per l’Italia: riformare molto di più
Formiche - 7 gennaio 2016