Un anno fa faceva qualche rumore la decisione dell’Antitrust europeo (commissaria la danese Margrethe Vestager) di bocciare il progetto di fusione della francese Alstom con la divisione ferroviaria della tedesca Siemens, un’operazione ritenuta a rischio di concentrazione monopolistica sul mercato europeo dell’alta velocità ferroviaria, ancora non aperto ad una effettiva concorrenza esterna.
Antitrust meno severo per competere sui mercati
In che senso l’Europa dovrebbe rivedere le regole della concorrenza, come richiesto dal neocommissario UE Thierry Breton nell’intervista di Beda Romano pubblicata il 17 gennaio su questo giornale? Breton cita tempi più rapidi di istruttoria e fa un generico riferimento alla sfida dl Green New Deal.
Una sana politica industriale UE e il rilancio di Industria 4.0
Nell’articolo “Cinque mosse per un Mise al passo coi tempi” (Sole24Ore, 6 .12.19) il sottosegretario allo Sviluppo economico Gian Paolo Manzella propone autorevolmente di rilanciare il ruolo del suo ministero, in raccordo con altri ministeri e altri soggetti pubblici (regioni, CDP, Invitalia), per andare oltre la gestione dei numerosi tavoli di crisi aziendali.
Rivale e partner, il dualismo della Cina
Un provocatorio e – come sempre – graffiante articolo di Thomas L. Friedman sul New York Times del 28 novembre segnala il timore che le tensioni diplomatico-commerciali USA-Cina, culminate lo scorso maggio nell’inserimento del gigante elettronico Huawey nella “Entity list” USA dei sorvegliati speciali in materia di sicurezza digitale e rischio di spionaggio, preparino la costruzione di un “secondo muro di Berlino digitale”.
La battaglia delle diseguaglianze passa da equità fiscale e scuola
Il tema delle crescenti disuguaglianze mondiali nella distribuzione del reddito e della ricchezza è rapidamente scomparso dall’agenda del recente G7 a Biarritz, ma nei prossimi vertici tra i cosiddetti grandi della terra non tarderà a riaffacciarsi, tanto più se si aggraveranno i timori di una prossima recessione mondiale.
Industria 4.0, l rilancio passerà da uno Stato più capace
Il giusto rilancio di Industria (Impresa) 4.0 nel programma del governo chiama in causa la fantasia e la competenza dei neo-ministri pentastellati allo Sviluppo economico (Stefano Patuanelli), all’Innovazione tecnologica (Paola Pisano) e all’Istruzione (Lorenzo Fieramonte) sotto la sorveglianza del ministro all’Economia Roberto Gualtieri.
Sfida hi-tech europea per le imprese italiane
“Se oggi solo 5 delle 40 più grandi imprese a livello globale sono europee allora c’è qualcosa che non va”: è l’allarme lanciato a margine del “Manifesto franco-tedesco per una politica industriale europea adatta al 21° secolo”, firmato lo scorso 19 febbraio dai ministri delle finanze e dell’economia Le Maire e Altmaier.
Più risorse al digitale per creare campioni europei
Il richiamo di Ignazio Visco al fatto che “L’Italia ha risposto con ritardo alla rivoluzione tecnologica” (Considerazioni finali, pag. 11) riflette una particolare sensibilità del Governatore, già dai tempi in cui era capo-economista dell’OCSE e in diversi libri recenti, al ruolo fondamentale degli investimenti in conoscenza e capitale umano nello sviluppo della produttività e del benessere dei paesi.
Se il manifatturiero cambia pelle la produttività torna a crescere
C’è una notizia molto interessante, in questi giorni dominati dall’euroscetticismo di alcuni e dal diffuso pessimismo sulla crescita zero del paese: da 10 anni l’industria manifatturiera italiana non è più in ritardo nella crescita della produttività rispetto a Germania e Francia.
Un’Ice dinamica al servizio delle eccellenze
Nell’intervista di Carmine Fotia di martedi scorso su questo giornale al neo presidente dell’Ice Carlo Ferro (“Useremo la blockchain per tutelare il Made in Italy”) emerge un ampio spettro di obiettivi di azione, giustamente centrati sulla digitalizzazione come strumento per potenziare le piattaforme esportative delle imprese.