Tutti noi abbiamo affinità personali ma orientamenti culturali e politici i più diversi.
Ma, credetemi, non ce uno di noi che ritiene questo modello di Europa accettabile.
L’idea di fondo era che , centrata su un mercato unico e poi una moneta unica l’Europa costruisse un’area di pace , di prosperità, di sussidiarietà dove i ricchi aiutano i meno ricchi; la stessa tensione ideale che consentì la riunificazione delle due Germanie e tollerò per molti anni una Germania palla al piede dell’economia europea.
Il fatto che oggi la Germania della signora Merkel, dimentichi il passato non è solo ingratitudine ma miopia politica, autolesionismo strategico, forse calcolo egemonico, perché genera proprio quei sentimenti antieuropei con i quali non si fa l‘Europa L’Idea sottostante oggi sembra quella di una Europa calvinista, dell’ austerità e della depressione, fatta solo per i più bravi, che bisogna meritare espiando le colpe dell’eccesso di debito, che bisogna guadagnarsi con la penitenza dell’impoverimento, delle politiche depressive, della svalutazione interna che, visto che la svalutazione del cambio non è più praticabile, si traduce in meno salari, meno impresa, meno occupazione, meno investimenti, con lo spread che fa pagare alle imprese italiane tassi d’interesse più alti e trucca la competizione internazionale.
Noi abbiamo i nostri santuari del privilegio ancora inviolati le nostre zone franche da illuminare e riformare. Lo stiamo facendo, dovremo proseguire.
Ma un avanzo commerciale come quello tedesco, 840 miliardi di euro dal 1999 al 2012 verso i cinque paesi del sud Europa, e di ben 56 miliardi di euro nel solo 2012, grazie alla stabilità dell’Euro e fatto di molto export verso di noi e poco importazioni da noi, genera un fiume di risparmio verso la Germania che anziché finanziare il nostro debito pubblico finanzia il loro.
E siamo al paradosso che i capitali italiani alimentano a basso costo l’industria tedesca. Altro che denaro tedesco in aiuto dei paesi periferici come l’Italia!
Bene, questa idea dell’Europa non ci piace, ma soprattutto nessuno l’ha votata.