• martedì , 19 Marzo 2024

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Perché la Bce si occupa del Mes e perché ascoltarla. L’opinione di Pennisi

Perché la Bce si occupa del Mes e perché ascoltarla. L’opinione di Pennisi

erché la Banca Centrale europea e la sua presidente si occupano del Mes? Che ruolo hanno in uno strumento creato in seguito alla crisi del debito del 2008-2009 e al di fuori – si ritiene – del campo d’azione dell’istituto? Un ruolo lo hanno. Eccome. Soprattutto dopo la fine del Qe e degli sportelli speciali creati in seguito alla pandemia e di cui ha tratto vantaggio soprattutto l’Italia. Il commento di Giuseppe Pennisi

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SPY FINANZA/ “Lo scudo anti-spread avvicina l’Italia alla Grecia”

SPY FINANZA/ “Lo scudo anti-spread avvicina l’Italia alla Grecia”

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea del 21 luglio 2022 verrà ricordato come quello di una “svolta” della politica monetaria europea non solo per il primo, e consistente, aumento dei tassi d’interesse, ma anche per l’introduzione di un nuovo strumento anti-frammentazione, denominato Transmission Protection Instrument (TPI), l’atteso “scudo anti-spread”.

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Il Mes è ancora un pericolo

Il Mes è ancora un pericolo

Il Consiglio dei capi di Stato e di governo del 23 aprile ha approvato l’accordo raggiunto dal precedente Eurogruppo, quindi anche l’utilizzo contro la crisi del Mes, il cosiddetto Fondo salva Stati, con “condizionalità leggere”, che consisterebbero solo nel limitare l’uso dei prestiti richiesti ai costi “diretti e indiretti” dell’emergenza sanitaria. Tutto sistemato, allora? Possiamo stare tranquilli? Niente affatto.

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