• domenica , 4 Giugno 2023
Al Pd serviranno i neoliberisti, non il ritorno agli anni 70

Al Pd serviranno i neoliberisti, non il ritorno agli anni 70

"In che cosa credevano i riformisti?", si chiede Alberto Mingardi, sul Foglio dell'8 dicembre. Certo non nel neoliberisme di cui forse non era neppure nato il nome. Credevano di poter costruire, attraverso il Partito democratico, un soggetto nuovo, capace di parlare agli elettori non nei termini del conflitto sociale ma in quelli di una crescita inclusiva. Credevano di avere ragione, e la sinistra pure, nel senso che pensavano di non essere solo dei soprammobili atti ad attirare il voto borghese.

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Un bel regalo per Natale? Il silenzio degli idioti del putinismo

Un bel regalo per Natale? Il silenzio degli idioti del putinismo

C’è una fallacia esistenziale in Putin: che la Russia è in guerra con l’intero mondo occidentale, che l’occidente vuole distruggere la Russia, dividerla, saccheggiare le sue risorse naturali, bandire la sua cultura e la sua arte. La guerra di Putin ha suscitato in occidente reazioni militari, politiche, economiche.

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Il conflitto e l’ipocrisia

Il conflitto e l’ipocrisia

“Esiste un filo tra lettori ed elettori?” si domanda il direttore. In realtà tra le copie vendute dai libri dei politici e i voti raggiunti nelle passate elezioni sembra non esserci relazione; ma “frugando in modo malandrino” nei database dei numeri “si scopre qualcosa di interessante sulla loro capacità di appassionare, di coinvolgere, di incuriosire e di intrigare”. La domanda di Cerasa può estendersi: tra intellettuali che scrivono ed elettori che leggono, che filo esiste?

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La benevolenza del mineralaio

La benevolenza del mineralaio

Ai dipendenti di Acque Sant’Anna sarà arrivata come una manna dal cielo la mensilità aggiuntiva di stipendio che Alberto Bertone, patron dell’azienda, ha deciso di dare a ciascuno di loro. “Per innescare un meccanismo virtuoso che permetta a tutti i lavoratori di avere maggiore fiducia nella capacità di acquisto”, ha spiegato.

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Dietro Tangentopoli c’era pure lo stato imprenditore

Dietro Tangentopoli c’era pure lo stato imprenditore

Intenti a mandare in galera per finanziamento illecito dei partiti, neppure cercarono di capire il sistema che lo rendeva possibile, le aziende a partecipazioni statali e la lottizzazione. A smantellare la corruttela non furono le manette e le carcerazioni preventive, ma le privatizzazioni: non ricordo che fossero nel programma di Italia dei Valori. E ancor oggi non è infrequente trovare giustizialisti a braccetto con populisti e statalisti.

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