Le arcigne autorità europee spesso guarda¬no con sussiego lItalia. Eppure, cosa nota, siamo i principali contributori dellUnio¬ne Europea se si prende come metro lincidenza del nostro saldo netto sul Pil. Un saggio predi¬sposto da Giuseppe Roma del Censis dimostra che, allultima conta, lincidenza del contributo netto dellItalia era pari all1,06% del Pil rispetto all1,03% di Francia e Spagna, allo 0,97% della Ger¬mania e allo 0,85% del Regno Unito. Meno noto è il fatto che, se non cambiano regole e prassi, in fu¬turo tale incidenza relativa è destinata ad au¬mentare semplicemente perché; secondo le pre¬visioni dei 20 maggiori istituti di ricerca econo¬metrica mondiale del gruppo del consensus (tut¬ti privati), landamento del nostro Pil pare destinato ad essere peggio¬re di quello degli altri maggiori part¬ner. Tanto che, qualora il Pil conti¬nuasse a peggiorare in termini relativi, lincidenza del saldo negativo dellItalia con la Ue potrebbe arrivare all1,2%, men¬tre quello del Paese più grande ed a più alto reddito, la Germania, si assesterebbe sullo 0,9%. In termini assoluti, negli anni della crisi 2007-2013, a consuntivo lItalia ha versato al¬lEuropa 106 miliardi e ricevuto accrediti per 65, con un saldo netto di miliardi..
Fonte: Avvenire - 07 Agosto 2014Piu peggiora la crescita piu l Italia diventa primo contributore Ue
L'autore: Giuseppe Pennisi

Giuseppe Pennisi è nato a Roma il 24 gennaio 1942 ed è socio del Club dell'Economia dal mese di marzo 2003. Dal febbraio 1995- Presidenza del Consiglio dei Ministri- Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Titolare dell'insegnamento di finanza pubblica e responsabile dell'area valutazione e programmazione dell'intervento pubblico. 1992-1995 Direttore Ufficio per l'Italia - Organizzazione Internazionale del Lavoro in posizione "fuori ruolo" dalla pubblica amministrazione. 1988-1991 - Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale - Dirigente Generale responsabile dei problemi occupazionali strutturali nel Mezzogiorno 1982-1988 - Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica- Dirigente Generale. Ha ricoperto i seguenti incarichi: 1986-1988¸ Consigliere economico presso il Centro di Investimenti della FAO in posizione di "fuori ruolo" dalla pubblica amministrazione. 1985-1986 Consigliere ministeriale responsabile per la politica economica internazionale.1982-1987 Direttore del Nucleo di Valutazione degli Investimenti Pubblici. 1968-l982 -Banca Mondiale Ha ricoperto i seguenti incarichi: 1980-82 Program Coordinator (Capo di Gabinetto-Vice Presidenza Africa Occidentale).1973-80 Direttore -Divisione Programmi e Progetti Istruzione e Formazione Professionale -Africa Orientale ed Australe. 1972-73 Consigliere Economico Senior Dipartimento Progetti - Asia 1970-73 Economista - Dipartimento Progetti 1968-70 Economista - Dipartimento Europa, Medio Oriente e Nord Africa. 1965-1968- Ricercatore in materia di economia internazionale e politica commerciale presso la Johns Hopkins University e analista economico presso società di studi e consulenza (Cespetrol) e istituti di ricerca (Istituto Affari Internazionali, Istituto per la Cooperazione Economica con i Paesi in via di Sviluppo), nonché stagista presso i servizi della Commissione della Comunità Europea e collaboratore di quotidiani e periodici in quanto giornalista pubblicista.1961-1965- Confederazione Italiana della Proprietà Edilizia - Addetto stampa (1961-63) e Capo ufficio stampa (1964-65) mentre compiva gli studi universitari. Attualmente, (2003) componente del Consiglio Direttivo dell'Istituto Affari Internazionali e dei Consigli Scientifici dell'Istituto Commercio Estero, di ItaliaLavoro, dell'Associazione Società Libera, della Fondazione Ideazione, della Fondazione Osservatorio Parlamentare, nonché del comitato incaricato della riorganizzazione del Ministero Attività Produttive e del gruppo di esperti della Fondazione Bordoni incaricato della valutazione economica della transizione alla televisione digitale terrestre.
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