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Mutui, frenano i prestiti alle famiglie

Continua a crescere la concessione di credito in Italia ma con tassi di interesse in aumento. A ottobre, secondo i dati diffusi ieri da Bankitalia, i prestiti bancari all’economia (grazie sopratutto alla componente imprese) sono aumentati su base annua del 4,2% con un’ accelerazione rispetto al +4% tendenziale del mese precedente. Continuano a salire comunque anche i tassi di interesse.
Per i mutui il tasso medio si attesta al 3,81% dal 3,69% di settembre mentre un anno prima era al 2,89%. Sul credito al consumo il tasso medio sale al 9,31% dal 9,24%. Per le imprese i tassi su prestiti oltre un milione di euro registrano un brusco rialzo al 3,37% dal 3,05% mentre per i prestiti sotto il milione si passa dal 4,16% al 4,42%. In tema di dinamica del caro – denaro, peraltro, oggi, come si sa, l’attenzione dei mercati sarà magnetizzata dal governing council della Banca centrale europea che, oltre ad essere in primissima linea nel fronte degli interventi più concrete volte a contrastare le tensioni sul versante della liquidità a favore delle banche commerciali, potrebbe prendere anche decisioni per abbassare nuovamente il tasso d’interesse di riferimento. La maggior parte delle previsioni è per un’altra riduzione di 0,25 punti percentuali, con cui il principale tasso di interesse dell’area scenderebbe all’1 per cento, ma c’è chi si spinge tra gli analisti a ipotizzare scelte anche più incisive, visto il quadro congiunturale internazionale tutt’altro che florido.
Tornando ai dati diffusi ieri da Bankitalia, i prestiti alle famiglie hanno invece registrato una decelerazione a ottobre 2011 e mostrano un tasso di crescita sui dodici mesi pari al 4,3% contro il + 4,5% di settembre), mentre il ritmo dei prestiti alle sole società non finanziarie é stato pari al 5,3% contro il 4,7% a settembre).
Il mese di ottobre ha visto invece una battuta d’arresto invece per la raccolta delle banche che mostra un calo dello 0,6% contro il precedente +0,2% mentre le obbligazioni emesse mantengono un trend robusto e costante con un +5,5%. A Palazzo Koch, intanto, è stato varato il piano interno d’azione della Banca, che esplicita una serie di obiettivi strategici per la vita dell’istituto affidandone la gestione: in particolare, il piano ne cita tre: rendere più attenta ed efficace la comunicazione, sia all’esterno sia all’interno, dei risultati dell’azione della Banca e del modo in cui vengono gestite le risorse sospingere l’innovazione nella gestione aziendale per aumentare l’efficienza; accrescere l’impegno di responsabilità sociale. La Banca intende, in particolare, migliorare l’efficienza delineando «un nuovo modello di gestione del patrimonio immobiliare a reddito» vale a dire quegli immobili che vengono affittati a dipendenti della banca d’Italia e a terzi (il reddito in questione è stato pari nel 2010 a 25 milioni e 86 mila euro). E’ noto, peraltro, che il valore complessivo degli immobili della Banca d’Italia è molto consistente e ammonta a 5 miliardi e 574 milioni di euro

Fonte: Sole 24 Ore 8 dicembre 2011

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