• martedì , 12 Novembre 2024

La religione come base dello sviluppo autentico per la buona occupazione

Mentre il Parlamento inizia a discutere la riforma dei rapporti di lavoro e i leader europei si preparano a riunirsi a Milano per discutere di occupazione, la si¬tuazione del lavoro – lo sappiamo – è drammatica nell’Euro¬zona e ancora di più in Italia. Secondo le stime più recenti del Fondo monetario, nel nostro Paese il tasso di disoccupazione, ora al 12,6%, potrebbe superare il 13%. L’Italia ha anche la più alta quota di Neet (giovani tra i 15 ed i 29 anni che non stu¬diano e non lavorano) in Europa. Inoltre, tra il 2000 ed il 2012 il costo del lavoro per unità di prodotto è aumentato da noi del 2,5% mentre in Germania, Stati Uniti e Giappone è dimi¬nuito rispettivamente dello 0,5%, dell’1,5% e del 2,8%. Dopo Grecia, Francia e Belgio siamo lo Stato Ue con il più alto ‘cu¬neo fiscale e contributivo’ per una famiglia tipo di un lavora¬tore con coniuge e due figli a carico. Si potrebbe continuare… La questione di fondo è come uscirne, come rimettersi sulla strada della crescita, l’unica che può assicurare non solo oc¬cupazione ma anche e soprattutto ‘buona’ occupazione. Nel 1993 l’allora presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi pubblicò, con Il Mu-lino, Un Metodo per Gover¬nare, testo che individua nella ‘concertazione’ il me¬todo da seguire, alternativo a quello della consociazio¬ne di interessi particolaristi¬ci. Allora la situazione era meno difficile di quella at¬tuale e il progetto dell’euro dava un orizzonte di svilup¬po.

In questi giorni esce, per i ti¬pi del Cnel, un volume che raccoglie una selezione dei discorsi pronunciati da Antonio Marzano nei circa dieci anni in cui ne è stato il presidente. Il volume è organizzato per temi (dall’e¬conomia reale, all’economia dei settori, dalle banche ed alla finanza alla politica del lavoro, all’economia delle idee, alla qualità della vita). Rappresenta una testimonianza importan¬te di quanto realizzato (e quanto in cantiere) in questi dieci an¬ni, e nella parte finale, dedicata alla ‘concertazione’ ed al ‘dia¬logo sociale’ si riallaccia al metodo indicato da Ciampi ma ri-chiama esplicitamente i grandi discorsi su questi temi di Be¬nedetto XVI. La ‘concertazione’ ed il ‘dialogo sociale’ sono essenziali per la crescita – come sostenuto, allora, da Ciampi – ma sufficienti. Per Marzano, che si definisce ‘cattolico libe¬rale’ e che è entrato in attività politica dopo decenni in cui è stato professore di politica economica, occorre interrogarsi, co¬me fatto da Benedetto XVI nel discorso tenuto a Westminster il 17 settembre 2010, su quale sia il fondamento etico per le scel¬te pubbliche, e quindi sulla morale della politica. Se la ‘con¬certazione’ di Ciampi restava rigorosamente laica, nel ‘dia¬logo sociale’ proposto da Marzano «Religione e Ragione han¬no bisogno l’una dell’altra». E la religione ha un ruolo essen¬ziale nella scoperta di principi morali oggettivi. Solo «l’unio¬ne delle due intelligenze, quella delle ‘cose’ e quella della ‘Fe¬de’, oggi può darci un po’ di chiarore, pur nell’oscurità del vi¬vere di questo secolo». Alla prospettiva (non sappiamo se man-tenuta) di una crescita grazie all’integrazione europea (Ciam¬pi), viene contrapposta quella di uno sviluppo inclusivo in cui la religione ha un ruolo fondamentale nell’indicare la strada. Il libro apre un dibattito forse scomodo a molti ma che non può essere eluso.

Fonte: Avvenire - 28 settembre 2014

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