L’idea della politica industriale continua a sedurre: i politici, che così pensano di dimostrare ai cittadini che hanno la situazione sotto controllo; gli imprenditori, specie quelli con qualche problema, che pensano che ci sia qualcosa da guadagnare da quello che i politici dovranno fare.
Industria e imprese
Gli articoli di Industria e imprese pubblicati dai nostri soci sui giornali italiani
Antitrust meno severo per competere sui mercati
In che senso l’Europa dovrebbe rivedere le regole della concorrenza, come richiesto dal neocommissario UE Thierry Breton nell’intervista di Beda Romano pubblicata il 17 gennaio su questo giornale? Breton cita tempi più rapidi di istruttoria e fa un generico riferimento alla sfida dl Green New Deal.
Una sana politica industriale UE e il rilancio di Industria 4.0
Nell’articolo “Cinque mosse per un Mise al passo coi tempi” (Sole24Ore, 6 .12.19) il sottosegretario allo Sviluppo economico Gian Paolo Manzella propone autorevolmente di rilanciare il ruolo del suo ministero, in raccordo con altri ministeri e altri soggetti pubblici (regioni, CDP, Invitalia), per andare oltre la gestione dei numerosi tavoli di crisi aziendali.
L’Ilva, l’Italia, e i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse
Il caso ex Ilva è un’immagine dell’Italia. In quella vicenda, dove il paradosso rischia di oscurarne persino la drammaticità, sembrano essere in azione, congiuntamente, i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse che stanno infierendo sul "Bel Paese dove il sì suona", senza lasciargli scampo: l’insipienza della politica; l’inefficienza della pubblica amministrazione; l’interventismo anomalo della magistratura; il disorientamento dell’opinione pubblica.
L’ALTERNATIVA LEGALE DELL’ARBITRATO ALL’ICSID
Il caso dell’ex Ilva sembra stia prendendo le vie legali al Tribubnale di di Milano, che ha la competenza per l’interpretazione degli accordi tra la multinazionale Arcelor Mittal e il governo della Repubblica italiana.
Industria 4.0, l rilancio passerà da uno Stato più capace
Il giusto rilancio di Industria (Impresa) 4.0 nel programma del governo chiama in causa la fantasia e la competenza dei neo-ministri pentastellati allo Sviluppo economico (Stefano Patuanelli), all’Innovazione tecnologica (Paola Pisano) e all’Istruzione (Lorenzo Fieramonte) sotto la sorveglianza del ministro all’Economia Roberto Gualtieri.
Sfida hi-tech europea per le imprese italiane
“Se oggi solo 5 delle 40 più grandi imprese a livello globale sono europee allora c’è qualcosa che non va”: è l’allarme lanciato a margine del “Manifesto franco-tedesco per una politica industriale europea adatta al 21° secolo”, firmato lo scorso 19 febbraio dai ministri delle finanze e dell’economia Le Maire e Altmaier.
Più risorse al digitale per creare campioni europei
Il richiamo di Ignazio Visco al fatto che “L’Italia ha risposto con ritardo alla rivoluzione tecnologica” (Considerazioni finali, pag. 11) riflette una particolare sensibilità del Governatore, già dai tempi in cui era capo-economista dell’OCSE e in diversi libri recenti, al ruolo fondamentale degli investimenti in conoscenza e capitale umano nello sviluppo della produttività e del benessere dei paesi.
Anche nel web sarà il mercato a fermare i monopoli
Minitel funzionava nel 1981, il primo uso privato di Internet è di dieci anni dopo. La Programma 101 dell’Olivetti è del 1965, il personal IBM di dieci anni dopo, il Mac quasi di venti.
Se il manifatturiero cambia pelle la produttività torna a crescere
C’è una notizia molto interessante, in questi giorni dominati dall’euroscetticismo di alcuni e dal diffuso pessimismo sulla crescita zero del paese: da 10 anni l’industria manifatturiera italiana non è più in ritardo nella crescita della produttività rispetto a Germania e Francia.