di Giuseppe PennisiDomani 19 maggio il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà alle ore 9 al Senato e alle 11.30 alla Camera per “un’informativa sulla questione ucraina”.Molto probabilmente la presentazione del presidente del Consiglio tratterà dei modi per aiutare l’Ucraina ...
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Gli articoli dei nostri soci pubblicati sui giornali italiani
Inflazione, materie prime, lavoro: spirale allarmante Sottovalutate le avvisaglie sulla “tempesta perfetta”
Draghi a settembre aveva espresso l'esigenza di vigilare sull'aumento dei prezzi e sulla difficoltà nelle forniture in alcuni settori.
Contro la stagflazione selezioniamo la spesa
Il Paese non è in recessione» ha spiegato Mario Draghi nell’ultima conferenza stampa. «Ma certamente», ha aggiunto «vi è un rallentamento della crescita». Un aumento del Prodotto interno lordo (Pil) pari al 4,7 per cento, atteso solo qualche mese fa, non è più ipotizzabile. Il governo si appresta, infatti, a correggere la previsione nel prossimo Documento di economia e finanza (Def).
ANCHE GLI SCIENZIATI COMMETTONO ERRORI DI VALUTAZIONE
La barbara aggressione dell’Ucraina da parte della Russia ha suscitato unanime condanna e il sostegno dell’Occidente all’eroica resistenza del popolo ucraino non solo con parole di solidarietà ma con aiuti di ogni tipo, inclusi quelli militari.
LA CRISI UCRAINA SCONVOLGE IL PNRR
Col passare dei giorni e l’avvicinarsi delle scadenze elettorali diviene sempre più arduo per il Governo tenere dritta la barra della politica economica verso l’attuazione del suo programma imperniato su riforme, massicci investimenti infrastrutturali ed attenta gestione della congiuntura.
Una legge internazionale e un tribunale speciale per Putin
L’aggressione a uno stato è già riconosciuta come un crimine: serve un meccanismo specifico che lo punisca, scrive Murray Hunt
Dietro Tangentopoli c’era pure lo stato imprenditore
Intenti a mandare in galera per finanziamento illecito dei partiti, neppure cercarono di capire il sistema che lo rendeva possibile, le aziende a partecipazioni statali e la lottizzazione. A smantellare la corruttela non furono le manette e le carcerazioni preventive, ma le privatizzazioni: non ricordo che fossero nel programma di Italia dei Valori. E ancor oggi non è infrequente trovare giustizialisti a braccetto con populisti e statalisti.
Come cambiare le regole europee
L’Unione europea ha aperto una consultazione pubblica sulla riforma delle regole che si è data da Maastricht in poi. Con la pandemia sono state sospese e così resteranno anche nel 2022, ma nel 2023 si prevede di riattivarle. Non esattamente le stesse: anche se c’è ancora chi vorrebbe rispristinarle tali e quali – e questo la dice lunga sulla capacità di comprensione delle dinamiche economiche di una parte della cosiddetta “classe dirigente” – la maggioranza ha finalmente capito che quelle regole hanno funzionato male, per usare un gentile eufemismo
Le 4 regole per una globalizzazione anti Putin (e Xi Jinping)
Come evitare che l'accesso al libero mercato internazionale consenta alle autocrazie russa e cinese di finanziare la loro espansione geopolitica? Fissare 4 regole alla globalizzazione del futuro: 1) rispetto del diritto internazionale; 2) rispetto dei diritti umani; 3) rispetto della reciprocità del tra le imprese; 4) rispetto diritto alla reciprocità economica; 4) rispetto del lavoro umano e divieto di dumping sociale
Sanzioni russe, che fare? Luci e ombre di un’arma a doppio taglio
Sanzionare chi, come, quando? Mentre l’Europa si arrovella su come fermare Putin in Ucraina si torna a parlare dello strumento più usato per fermare le guerre. Che non sempre funziona, e può diventare un boomerang. L’opinione di Giuseppe Pennisi